Sei entrato nel nostro team come “il giornalista” di cui tutti un po’ temevamo: E’ dalla nostra parte? Ci parliamo? O sarà ancora in cerca di notizie?
Lo scetticismo è durato poco; che tu fossi un vero professionista l’abbiamo capito subito, bastava vederti alla tua postazione: isolato, concentrato con la musica, fisso al pc, senza distrazioni finchè non avevi finito di scrivere.
Preciso fino a dare fastidio, meticoloso, a volte insopportabile. Ma impareggiabile nel tuo lavoro, nella ricerca delle parole più giuste, delle foto più espressive.
Per 3 anni sei stato il nostro “uomo al pc”, e quanti scherzi, quante battute a cena o in viaggio, in un team fatto di uomini che invece le moto le mettono su, le smontano, le fanno correre.
Sempre a letto presto la sera, e la mattina in pista tra piloti, interviste, debrief, shooting, e tutto quello che era il tuo mondo nel paddock.
Oggi, quelle parole che tu sapevi ricercare e scrivere così bene, noi non le troviamo.
Sei entrato come “il giornalista”, sei diventato il nostro press officer fidato, appassionato e competente, e abbiamo vissuto insieme l’anno scorso il tuo salto in Moto GP, con un mix di tristezza ed orgoglio.
Eppure sei rimasto sempre legato al nostro team, ci seguivi da lontano, e venivi a trovarci quando potevi.
Sei entrato come giornalista, e oggi che dobbiamo salutarti per davvero, te ne vai come un amico.
Oggi, con quelle parole che non troviamo, proviamo solo a dirti Grazie.
Ci rimane la fortuna di averti incontrato nel nostro percorso, di aver fatto parte della stessa famiglia, e di aver condiviso insieme momenti indimenticabili.
Buon viaggio Luca, ci mancherai.
RIP